lunedì 24 settembre 2007

Asini all'inferno

Vorrei postare una lettera pubblicata sul sito annozero.rai.it.
Quando l'ho letta ho inviato una mail di risposta e,diciamo,di condanna,in cui esprimevo la mia disapprovazione per quanto scritto.Quella mail (completamente priva di insulti ma solo con qualche argomentazione)non è stata pubblicata.Non mi hanno neanche risposto dicendomi che non l'avrebbero pubblicata.
Siccome so che in questo paese,sul sistema scolastico,ci siano parecchie persone che la pensano diversamente da questa insegnante la pubblico io e vi chiedo di commentarla liberamente:
(la lettera intera si trova sul sito www.annozero.rai.it per cui non la pubblico per intero).
Titolo : "asini in paradiso".
"Sono una prof di 29 anni,tirata fuori,fresca fresca,dalla scuola di specializzazione all'insegnamento: quelle scuole universitarie obbligatorie(SSIS) dove ti immergono in pedagogia,logiche di valutazione e quant'altro su come essere perfetti in classe.Avevo scelto questo mestiere,fin dai tempi del Liceo,per un ingenuo obiettivo:migliorare di una virgola appena la società in cui vivo.E mi sono buttata a capofitto nell'impresa:rapporto dialogico con gli allievi..."

domenica 29 luglio 2007

Perchè è così difficile parlare di scuola?Perchè è così difficile attarccarla e criticarla aspramente?Oggi si parla di sitema sanitario,si critica o si elogia.Si parla male persino della Chiesa,ma non si riesce a criticare la scuola,sebbene si sappia che c'è bisogno di una riforma seria.
Qual è il problema?
Quando io parlo male del sistema sanitario lo faccio da cittadino.Pensare che una persona sia morta per un'appendicite è sentita come una cosa disgustosa da chiunque.Riusciamo ad immedesimarci nei parenti e pensiamo che mai vorremmo che capitasse a noi.
Soprattutto nessuno di noi deve la sua credibilità all'oggetto che sta analizzando e criticando.
Un tempo chi criticava la Chiesa era considerato Satana.Oggi puoi ancora trovare qualcuno che pensa che se critichi la Chiesa e il papa sei Satana,ma è qualcuno...si può criticare la Chiesa...almeno mi sento libero di criticare la Chiesa.
Quando parlo di scuola lo faccio da studente o da ex studente.
Ognuno di noi ha un curriculum scolastico!
Ognuno di noi ha una storia scolastica.
Ognuno di noi ha un indice di credibilità assegnato dalla scuola.
Ognuno di noi è d'accordo o meno con il sistema scolastico in funzione della propria passata carriera scolastica.
Il sistema scolastico influenza le nostre opinioni sul sistema scolastico.

giovedì 19 luglio 2007

lunedì 9 luglio 2007

Un altro blog sulla scuola.

Qualche giorno fa vedevo casualmente una parte di "chi l'ha visto?" su rai tre.Parlava di una ragazza che era scapata di casa e poi ritrovata.Era scappata da casa per la vergogna di aver subito una bocciatura scolastica.
La giornalista lo dice alla telecamera poi passa al caso successivo.Caso chiuso.E' un pò di tempo che sento in televisione parole "tabù" come bocciato,ripetente,asino.Ci fanno vedere dei filmati in cui dei ragazzi spaccano i banchi(cosa orribile!) o fanno di peggio.In una trasmissione di rai tre sempre mi è capitato di sentire una tizia che diceva che oggi c'è una dittatura dei figli nei confronti dei genitori!
Su un altro canale,in una di quelle discussioni in cui ci sono sempre le stesse persone,lo stesso psichiatra di sempre si lamentava del fatto che i genitori portano gli avvocati a scuola.Intanto si parla da anni di una riforma della scuola che,però,nessuno sa quale problema debba risolvere.Eh si,perché per risolvere i problemi della scuola,bisognerebbe prima capire quali sono.Ma prima bisognerebbe che la scuola fosse liberamente criticabile.Per la sua stessa natura la scuola italiana impedisce qualsiasi critica costruttiva ed organizzata nei suoi confronti.E' una roccaforte costruita per resistere ad ogni tipo di attacco.E' stata costruita per rimanere uguale a sé stessa.Questo significa,però,che non è dotata di alcun tipo di dinamismo,non si evolve,ed una cosa che non si evolve è destinata a spegnersi.Come?
Un giorno andai a registrare un'associazione onlus di nome "scuola anno zero".Negli obiettivi dell'associazione c'era l'assistenza psichiatrica agli studenti.Quando l'impiegato lesse la domanda si trasformò,mi chiese il numero di telefono della sede,mi chiese quando avremmo iniziato l'attività.Mi raccontò della nipote di 16 anni che aveva perso un anno,che stava sempre chiusa nella sua stanza,che non parlava più.16 anni!
Il meccanismo perverso della scuola prevede che una ragazza così debba perdere anni finchè non "rinsavisce".Quella ragazza era entrata in una specie di tunnel senza via di uscita,in cui il suo stato la portava a perdere anni e perdere anni incrementava la gravità del suo stato.
Domanda:c'è qualcuno a cui gliene frega qualcosa di questa ragazza?
Domanda 2 : è possibile che a parlare dei problemi dei giovani siano sempre degli adulti che,tra l'altro,si autoderesponsabilizzano?
Così ho avuto l'idea più scema del mondo,quella di un blog in cui i ragazzi potessero parlare delle loro esperienze scolastiche,in anonimato,e di come vorrebbero riprogettare la scuola.
Cordiali saluti.